Nel panorama tennistico della provincia laziale si sta affermando negli ultimi anni, tanto prepotentemente quanto educatamente, una elegante e misurata realtà sportiva. I progressi compiuti nella realizzazione ed armonizzazione delle strutture con la crescita sportiva costituiscono il cuore pulsante di una incredibile realtà tutta italiana.
In quel di Velletri la realizzazione di suggestivi campi da tennis, il recupero di quelli esistenti, la rivisitazione degli spazi la funzionalità delle palestre ed in ultimo l’accogliente calore umano di tutti i frequentatori del Circolo costituiscono una componente determinante per la crescita di giovani promesse sportive.
Non è un caso che in questo contesto i ragazzi “terribili” di Colle degli Dei abbiano ottenuto una meritata promozione in serie A2, traguardo raggiunto per la prima volta in cinquanta anni di storia del tennis locale.
Da ultimo, dopo aver intrapreso l’attività internazionale, in questo ultimo mese i ragazzi terribili hanno complessivamente e fino ad oggi messo insieme, in sole 3 settimane, ben 12 punti ATP, figli della loro attitudine, della loro bravura ma, soprattutto, della conduzione tecnica della associazione sportiva.
Nelle ultime 3 settimane, infatti, nella trasferta egiziana, dapprima lo storico quanto giovanissimo Luca Fantini approdava ai quarti di finale in un ITF ed in sequenza Giuseppe Tresca ed Elio Lago raggiungevano la semifinale dei due itf successivi, superando in questi giorni il primo turno del torneo in corso.
La conquista di punti da parte di tutti e tre i componenti della squadra che ha conquistato la serie A è la conferma della bontà della Accademy, che si formata sotto la sapiente e lucida regia dell’allenatore e Direttore Corrado Favale, coadiuvato da una squadra di tecnici, preparatori atletici, fisioterapisti, accordatori, mental coach e girotronic e da un ambiente sapientemente maturato nel segno della coesione e della appartenenza ad una grande famiglia, quella appunto di Colle degli Dei.
Ogni frequentatore del circolo costituisce un elemento della positiva crescita del gruppo, tutti sono coinvolti nel sostenere la crescita dei più giovani, tutti aspirano a dimostrarsi ragazzi “terribili” ma educati sia sui campi da tennis che nei rapporti umani; un segno della maturità di una realtà alla quale auguriamo ogni bene, nell’interesse sportivo del territorio nel quale operano.
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