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Orchestra del Paese Immobile + Fumofiori live a Velletri, grande successo per il mix vincente

Tanta energia, passione per la musica e amore per la propria terra. Il concerto di OPI + Fumofiori andato in scena nella serata di domenica 11 settembre si potrebbe riassumere così, e la risposta da parte del pubblico non ha deluso le aspettative. Oltre un migliaio di persone, platea composta soprattutto da giovani, hanno riempito Piazza Cesare Ottaviano Augusto, ai piedi del Palazzo Comunale. Presenti anche tante famiglie, con i bambini che si divertivano a ballare sotto il palco.

I veliterni hanno dimostrato ancora una volta il loro sostegno a due progetti, l’Orchestra del Paese Immobile Fumofiori, già conosciuti e apprezzati dalla comunità. Diversi tra loro eppure nati nello stesso momento storico, il buio periodo pandemico, e accomunati dalla stessa capacità di arrivare al cuore dei cittadini con un’intensità disarmante. Lo fanno parlando di Velletri: della sua cultura popolare, dei luoghi e dei personaggi che la abitano, nel caso dell’OPI; dei sogni, delle frustrazioni e delle ambizioni dei ventenni e dei trentenni che faticano ad emergere dal contesto, a volte soffocante, della provincia romana e a farsi conoscere e ascoltare anche altrove, che sono consapevoli di avere tanto da dare ma non trovano – ancora – uno spazio per dimostrare chi sono (e quanto in alto possono arrivare), nel caso di Fumofiori. Storie, sensazioni e melodie che hanno coinvolto ed emozionato il vasto pubblico, distribuito tra i gradini e l’area sottostante il palco.

Live OPI + Fumofiori (guarda la gallery)

Sebbene il concerto si svolgesse in contemporanea con un altro appuntamento di interesse, il firmacopie del celebre cantante Ermal Meta, oltre mille persone hanno scelto di seguire il  live OPI + Fumofiori, dimostrando che si può e si deve dare fiducia al talento locale.

L’evento, gratuito e organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Velletri nell’ambito dell’Estate Veliterna, è stato aperto a sorpresa dalla cantautrice Valentina Lupi, guest star della serata.

Poi è salita sul palco l’Orchestra del Paese immobile, band poliedrica e multigenerazionale composta da: i musicisti Lorenzo Lupi (batteria), Lorenzo Mancini (basso), Pasquale Pasciuto (fisarmonica), Simone Nanni (trombone), Fabio Calcari (tromba), Francesco Todaro (sax), Daniele Manciocchi (sax), Augusto Pallocca in arte Aku (sax/voce), Nam Ramellini (flauto), Gennaro Papa (violino), Cristiano Mattei (chitarra), Giampiero Villa (chitarra/bouzouki); i coristi Carlotta Blasi, Eleonora Littek, Massimiliano MarzuoloManolo Bastianelli, Emiliano Del Zanno, Daniele Cedroni e Andrea Fatale e infine Matteo Scannicchio (voce/piano) e Martina Cori (voce). Con la partecipazione della “straordinaria armonica” di Roberto Zaccagnini, autore delle poesie in dialetto velletrano che Scannicchio ha trasformato in brani musicali.

Live OPI + Fumofiori (guarda la gallery)

L’OPI ha esordito con l’ode alla natura “Certe specie de rimore” per continuare con le spiritose “Vedi si tte capisce” (Enzo Mangascià) e “Quiete in famiglia”, la riflessiva “Comme finisce l’incantesimo”, la malinconica “Contro ‘a nostargia” eseguita con il contributo del poeta Roberto Zaccagnini, e “Callo de Maggio” con la partecipazione di Roy (Fumofiori), chiudendo in bellezza con i due brani più conosciuti e amati dal pubblico veliterno: “Indico” e “Microbo o’ Moschino”. Un inno contro l’arroganza e la maleducazione con il quale in molti si sono identificati.

La serata è proseguita con Fumofiori, progetto nato dall’incontro tra i giovani talenti della zona che parla soprattutto ai giovani, ma può essere apprezzato anche da un pubblico più adulto. Sul palco si sono alternati al microfono Kami Liòn (Francesco Pennacchi), Yequaa, Nova Resio, Roy, Redow, Aku, Vezeve e Daddo, dominando la scena ciascuno con la propria personalità e il proprio stile. Un mix unico di generi, ritmi e influenze differenti. Ad accompagnarli, la band composta da Don Diego (batteria), Sami Nanni (basso elettrico/chitarra semiacustica), Giacomo Antenozio (chitarra) e Massimo Ioffreda (tastiera).

Protagonista la musica, ma anche il profondo legame di amicizia  e stima reciproca che lega questi ragazzi, palesato attraverso abbracci, strette di mano e sguardi di intesa tra loro.

L’esibizione di Fumofiori è stata introdotta da Alvaro Cecchetti, in arte Alvaanq, ideatore e direttore artistico del progetto. Inizialmente, ha spiegato, non erano in molti a credere in questa idea, ma loro non hanno dato peso alle critiche e sono andati avanti. “Questa sera siamo carichissimi, siete tantissimi e siamo contenti di quello che sta succedendo, quindi divertiamoci”, ha concluso il creativo.

Live OPI + Fumofiori (guarda la gallery)

Oltre ai brani già contenuti nel loro primo album, già conosciuti e apprezzati dai fan (“Miami”, “Cado”, “Kundalini”, “Gambe Corte”, “Nessuno in Piazza”, “No Love”, “Indie-Pendenti”, “Coraline”, “Buio”), i campioni di ascolti “Fantasmi” (con Marina Cori in sostituzione di Dibba) e “Bianche Spine” con la partecipazione dei  MARÄSMA (Guglielmo Corvi, Giacomo Antenozio, Francesco Fiorentino, Simone Pistolesi, Giampiero Gratta), i giovani artisti hanno eseguito anche le novità contenute nell’EP Riflesso (“106 Lame”, “Steso per Terra”, “Non Mi Sento Solo/5128” e “Galassia”), e gli inediti “Ok” (Roy, Nova) e “Gli Occhi della Città” (Kami Liòn).

Momento clou della serata il beatbox freestyle di Vezeve, che ha dato dimostrazione della sua abilità riproducendo suoni e ritmi diversi con la bocca.  Il concerto non poteva che chiudersi con “La Storia RMX”, il brano che più di tutti riassume l’essenza del progetto Fumofiori.

Live OPI + Fumofiori (guarda la gallery)

Il successo del live OPI + Fumofiori conferma l’appoggio cittadino alle due realtà musicali locali, salutate con applausi e ovazioni da parte del pubblico.

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