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Velletri, scoppia il caso al Campo sportivo: impedito l’accesso ai tesserati della V.J.S. Velletri, costretti a traslocare a Nemi

Generico settembre 2022

Scoppia il caso allo stadio Giovanni Scavo di Velletri: dagli scorsi giorni infatti è stato reso impossibile ai tesserati della società Vjs Velletri allenarsi negli impianti comunali. Se prima le varie selezioni erano solite allenarsi in porzioni di campo, spesso in contemporanea tra loro, questa settimana invece è arrivato lo stop. Non è la prima volta che le diverse società calcistiche non trovano l’accordo per l’utilizzo delle strutture comunali in concessione.

Cosa è avvenuto però? A detenere le concessioni dell’impianto, ottenute a seguito della vincita del bando comunale, è la società SPQV Velletri di Andrea Tetti, militante nel campionato di Promozione. Se nel corso degli ultimi tempi era stata possibile la coabitazione nell’impianto, in vista dell’1 ottobre, data in cui sarebbe ripartita la validità del nuovo bando di concessione (prorogato ulteriormente come per tutti gli impianti comunali e palestre degli istituti scolastici a seguito dell’emergenza Covid), il Comune di Velletri ha preso in mano la situazione decidendo di non permettere più alle selezioni della Vjs Velletri l’uso delle strutture.

La vicenda ha acquisito una grande rilevanza in seguito a discussioni sui social, in particolar modo sotto un post di una delle figure di spicco del calcio veliterno, il direttore sportivo della Vjs Velletri Massimo Canini. Proprio lui ha pubblicato una foto con lo striscione “Vjs Velletri senza stadio, vergogna comunale“, apposto proprio di fronte gli uffici del Orimo cittadino, e ha raccontato come la “cacciata” sia avvenuta all’improvviso dopo una semplice comunicazione. Queste le sue parole: “Il bando doveva essere rifatto quest’anno, ma l’altra società si è avvalsa della facoltà di prolungare la validità della concessione precedente. Ci è arrivata una Pec firmata, con il sindaco e l’assessore che si sono poi resi irreperibili. Per adesso il presidente ha messo a disposizione un pulmino“. Le selezioni della storica società di Velletri si stanno infatti temporaneamente allenando a Nemi, in attesa di ulteriori sviluppi della vicenda.

Sotto il post è poi intervenuto anche il Presidente del Consiglio comunale, Sergio Andreozzi, che ha mostrato la sua comprensione rispondendo così ai messaggi: “Solidarietà a dei giovani atleti che per motivi davvero incomprensibile sono costretti a sostenere un viaggio per poter svolgere attività sportiva. Pur essendoci un regolamento disposto dopo un bando si DEVE assolutamente trovare un accordo per poter accogliere su uno spazio pubblico più cittadini possibili, soprattutto se sono cambiati i primari protagonisti che hanno partecipato al bando. Non è possibile privatizzare un bene pubblico. Non è ammissibile da parte di chi governa ed è proprietario guardare e non agire in presenza di contrasti tra società. È eticamente censurabile assistere all’arrivo di forze dell’ordine su un impianto sportivo per allontanare non tifosi facinorosi ma ragazzi in calzoncini“.

 

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