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Comunali, il deputato Luigi Marattin a Velletri in sostegno di Fausto Servadio, che spara a zero sui rivali

marattin velletri

Nella serata di martedì 2 maggio – presso la Casa della Arti e delle Culture di Velletri – il deputato Luigi Marattin è stato ospite nell’evento organizzato dalla lista Italia Viva e Azione in supporto del candidato sindaco Fausto Servadio. Presenti, oltre al deputato, anche la consigliera regionale Marietta Tidei e il coordinatore di Italia Viva per la provincia di Roma, Luca Andreassi. A moderare i vari interventi e a presentare gli interlocutori vi era la consigliera Maria Paola De Marchis.

Dopo i saluti iniziali di rito e le presentazione, è stata proprio la candidata al prossimo Consiglio comunale ad introdurre l’intervento del candidato sindaco Fausto Servadio: “Io ringrazio per la presenza i consiglieri e le persone iscritte alla lista di Azione e Italia Viva. Siamo a parlare di una campagna elettorale molto breve, che è iniziata un mese fa e terminerà tra dieci giorni. Finalmente posso dire di avere un rappresentante parlamentare di Italia Viva, e voi sapete benissimo che io sono stato il primo sindaco del Lazio a sostenere Matteo Renzi.

Tornando a parlare di campagna elettorale a Velletri: “Voi sapete che la mia candidatura non era scontata, e ho deciso solo nell’ultima settimana di marzo. Mi sono candidato perché l’offerta che veniva dagli altri cinque candidati sindaci non era sufficiente. Ho voluto dare la possibilità a voi cittadini di poter avere un’altra scelta. Non devo presentarmi, conoscete il mio carattere e, anzi, sarò ancora più duro. Questa città non si rimetterà in piedi solo con Fausto Servadio sindaco, ma con l’aiuto di tutti. Insieme per Velletri non è uno slogan, ma sono convinto che per riportare Velletri dove merita, ci sia bisogno del sostegno di tutti”.

Fausto Servadio non ha poi risparmiato gli attacchi e alcune frecciatine ai competitors per la corsa a sindaco: “Il mio impegno sarà quello di rappresentare tutti i cittadini. Stiamo facendo una campagna elettorale per le amministrative, dove da un’altra parte abbiamo un avvocato penalista, che sarà anche un bravo professionista ma noi ancora omicidi non li facciamo in Comune. Occorre un bravo amministratore, non un bravo penalista. Dall’altra parte abbiamo un altro signore che sono cinque anni che si fa i selfie. E poi abbiamo l’attuale sindaco, che è stato dieci anni con me assessore e che in questi cinque anni  non è pervenuto. C’era o non c’era, era la stessa cosa”.

Il candidato sindaco ha poi rivendicato alcune delle sue opere realizzate durante i suoi due mandati di Primo cittadino, partendo dalla costruzione della stessa Casa delle Culture e della Musica, arrivando poi al risanamento dei bilanci trovati in negativo al suo arrivo nel 2008 e “rivendicati in questi giorni come propri dalla coalizione dell’attuale sindaco”.

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A prendere poi la parola è stato l’ospite della serata – il deputato Luigi Marattin – che ha dato la sua opinione sullo stato della politica attuale e degli stessi partiti: “Io credo che la politica debba tornare a essere una cosa seria, perché adesso non lo è. Io ho passato tutta la giornata di oggi e la serata di ieri su questa storia del cuneo fiscale. Fate finta che la presidente non sia la Meloni e chiedete a chi ha vissuto all’estero cosa penserebbe se sentisse che un Primo ministro definisce un taglio di tre miliardi il più grande taglio di tasse negli ultimi decenni. […] Non è possibile che su un gettito fiscale entrate tributarie di 500 miliardi, arrivi una e dica io ne taglio tre solo per sei mesi, e lo definisca il taglio più grande della storia.

Ciò che è peggio è che siamo abituati ormai ai politici che scambiano la politica per una televendita. Lo stesso ministero dell’economia ha scritto sul sito che questa cosa fatta dalla Meloni darà 100 euro a testa. Io so che una delle cose peggiori da fare in campagna elettorale è venire qui e annoiarvi con i numeri, ma quella cosa non esiste, è matematica.

In un paese serio, l’informazione dà conto che il Primo ministro dice una sciocchezza. Troppo spesso l’informazione si considera un megafono di chiunque sia al potere e non il cane da guardia come avviene in tutte le democrazie occidentali. Questo è un paese in cui non è solo la politica ad esser peggiorata negli ultimi trent’anni: siamo un paese che ha distrutto ogni modo in cui si sta insieme, e il modo in cui si produce classe dirigente di ogni categoria.

Perché è accaduto questo? Come in un paese del G7 la politica sembra diventata una televendita di Wanna Marchi e del maestro Do Nascimiento? Una delle motivazioni che determina il nostro stare insieme ed è responsabile del decadimento della qualità della vita pubblica, è che trent’anni fa noi abbiamo scelto che la forma partito doveva essere abbandonata. Un partito non nasce al seguito di un leader, non è una comunità che sta insieme perché questo è simpatico. Certo, la società politica ha bisogno di leader, ma anche di una visione di società comune“.

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Ad intervenire è stata poi la consigliera regionale di Italia Viva eletta alle ultime elezioni laziali – Marietta Tidei – che ha espresso parole di supporto in favore di Fausto Servadio, ed ha approfondito la questione della spaccatura avvenuta in senno ai partiti del Terzo Polo: “Noi stasera siamo qui per sostenere Fausto Servadio, che io sono convinta avrà un ottimo risultato alle prossime elezioni. Ne sono convinta perché conosco la sua storia, personale e amministrativa. Fausto appartiene a una stagione di sindaci che veramente cambiato il volto delle città, con opere pubbliche, con una cura del suo territorio e della sua comunità che non è seconda a nessuno.

Tornando al ragionamento fatto in precedenza sui partiti, io ho veramente l’impressione che tutti sia così veloce e che tutto si consumi presto. Poi la politica è fatica quotidiana, lavoro che non si vede e che non è sotto l’occhio dei social. Qui però c’è una vera classe di amministratori, e io ringrazio Maria Paola (De Marchis. ndr) non solo per il coraggio e il lavoro quotidiano che svolgi nel coordinamento, ma anche per aver testimoniato con i tuoi impegni che comunque cui questo partito unito del Terzo Polo esiste, è già nelle cose indipendentemente da quello che succede a livello nazionale. Questo perché vi unisce una visione comune di questa città. Ecco, bisogna darci ancor più da fare in vista delle elezioni del 14 e 15 maggio, anche se è ovvio che il nostro progetto politico guarda ben oltre le elezioni amministrative“.

Al termine degli interventi, gli spettatori presenti si sono prodigati nel fare considerazioni e domande ai tre rappresentanti presenti sul palco. Ad intervenire su tutti vi sono stati i candidati Gianfranco Cestrilli e Duilio Leo, il pluriconsigliere e ricandidato Giuliano Cugini, e il referente di Azione a Velletri e candidato nella lista del Terzo Polo, Marco Valerio Izzo.

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