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Velletri, le parole del Sindaco Ascanio Cascella alla cerimonia del 2 Giugno

Velletri Ascanio Cascella 2 Giu 2023

Riportiamo il discorso del neo sindaco di Velletri Ascanio Cascella, pronunciato questa mattina in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, la prima uscita pubblica del nuovo primo cittadino, eletto pochi giorni fa.

È con grande emozione che ho l’onore di celebrare con Voi e con la cittadinanza tutta il 77° anniversario della nascita della Repubblica Italiana.

Il ricordo va a tutte le donne e gli uomini chiamati alle urne il 2 e 3 giugno del 1946 che, a suffragio universale, dopo la Seconda Guerra mondiale, a seguito dell’insurrezione nazionale, scelsero, con il referendum istituzionale, di regalarci la repubblica al posto della monarchia.

Contestualmente votarono l’elezione dei deputati dell’Assemblea Costituente, a cui sarebbe stato affidato il compito di redigere la nuova carta costituzionale, che confermò l’Italia una repubblica democratica, dove ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla Legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’.

È proprio dalla memoria del coraggio che hanno avuto gli italiani di cambiare la storia che vorrei esortare tutti a una coesione cittadina che ci consenta di affrontare e superare le sfide che ci si pongono quali conseguenza della crisi economica, della pandemia e della guerra che purtroppo ancora imperversa e che l’Italia ripudia come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli.

Sarà mio compito, quale sindaco della città, fare rete con le istituzioni nazionali e regionali al fine di favorire la crescita e la ripresa di Velletri, che dovrà tornare ad essere una città inclusiva, attenta a quei contesti più difficili e di disagio sociale, soprattutto tra i giovani e gli anziani.

Sarà, altresì, fondamentale profondere un impegno costante alla salvaguardia del territorio, tale da poter prevenire tragedie come quella che ha colpito l’Emilia-Romagna e i territori della Toscana e delle Marche, a cui va la profonda solidarietà della città di Velletri.

Il mio pensiero in queste ore non può non essere rivolto, altresì, a tutte le donne ancora vittime di violenza, le quali purtroppo subiscono pesantemente un retaggio storico-culturale. La nostra Costituzione, nell’articolo 3, annovera l’uguaglianza tra i diritti fondamentali ed è nostro compito promuovere il superamento di qualsivoglia forma di discriminazione basata sul sesso, attraverso la sensibilizzazione al rispetto dell’altro, in una forma di rieducazione sociale, a partire dalle scuole e dalle singole famiglie.

Sarà, infine, mio compito perseguire, richiamando le parole del presidente Mattarella, il diritto alla felicità che, seppur non esplicitato nella carta costituzionale, è insito nella stessa attraverso la tutela della salute, della libertà, della sicurezza, l’assistenza sociale, previdenziale, l’uguaglianza e la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni e i propri sogni.

Ringrazio tutti i presenti per la partecipazione a questa importante ricorrenza e per il calore che mi dimostrate in questi giorni. Viva l’Italia, viva la Repubblica, viva Velletri!“.

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