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Ciampino – Piscina comunale, l’amministrazione passa all’affidamento diretto. Ma i punti interrogativi non mancano

Piscina comunale Ciampino Orizz 2

Ciampino – Piscina comunale, tutto tace. Riaprirà per l’estate 2023?: avevamo intitolato così, venerdì 16 giugno, il precedente articolo nel quale avevamo trattato la questione dell’impianto di via Superga, sul quale regnava il silenzio da parte dell’amministrazione Colella, pur interpellata sul tema. Nei giorni seguenti qualcosa si è mosso. Anzi, molto più di qualcosa.

Con Delibera di Giunta n° 110 del 22 giugno 2023, seguita da Determina Dirigenziale n° 118 del 30 giugno 2023, infatti, la gestione della piscina comunale di Ciampino è stata affidata, per la stagione estiva e per un periodo di 60 giorni, alla Città di Ciampino Events ASD. L’affidamento è diretto, quindi senza gara, e il valore del contratto è di circa 40mila euro.

L’impianto di via Superga, comprendente piscina comunale e sala ricreativa, ha un’estensione complessiva di circa 4.700 m² e risulta costituito da:
– 1 vasca delle dimensioni di m 12,50 x 25,00;
– 1 vasca di dimensioni m 8,00 x 4,00;
– Spogliatoi e bagni collocati sotto la tribuna del campo di calcio, che saranno a servizio della piscina nel periodo di apertura al pubblico della stessa, ovvero nella stagione estiva;
– Area verde di circa 4.400 m²;
– Area adibita a parcheggio pubblico sita su via Superga, comprendente circa 50 posti auto a uso, non esclusivo, degli utenti della piscina.

Per l’impianto, è spiegato, “è stato verificato lo stato di occupazione illegittima perché senza titolo, in quanto il contratto risulta ormai scaduto da giugno 2022, da parte dell’associazione dilettantistica Polisportiva Città di Ciampino”, poi diffidata in data 9 giugno 2023 per il rilascio dell’immobile, anche se “con nota del 14 giugno 2023, a firma dell’avvocato Anna Rita Fraioli, in risposta la Polisportiva ha affermato di non essere inadempiente, perché il relativo contratto non sarebbe ancora scaduto, preannunciando azioni per danni in ragione dei costi sostenuti dalla stessa associazione per la realizzazione della sala medesima”.

In data 19 giugno 2023, l’avvocato Paolo Romano, incaricato dal Comune di Ciampino, ha espresso parere legale secondo cui “risulta evidente che è sorta una controversia, innanzitutto con riferimento alla pendenza e validità o meno del contratto di gestione del locale ricreativo. A questo proposito, appare verosimile che la vertenza non possa ottenere una pronta soluzione, essendo l’ente costretto a ricorrere in sede giudiziale per ottenere un titolo che accerti l’intervenuta scadenza del contratto di gestione per il locale ricreativo e il conseguente ordine di rilascio della struttura”. Si è ritenuto, pertanto, di sospendere la procedura di gara per la sala ricreativa con annessa piscina comunale “fino alla risoluzione del contenzioso e all’effettivo rientro del bene patrimoniale nella piena disponibilità dell’ente”.

L’ente comunale – si legge ancora – non dispone di professionalità, personale e risorse adeguati per la gestione diretta degli impianti sportivi, per cui, anche nell’ottica di promuovere e favorire la pratica sportiva da parte della popolazione, nonché di evitare ammaloramenti degli impianti stessi, si rende necessario affidare la gestione degli impianti sportivi a terzi. Vista l’imminenza della prossima stagione estiva, si rende necessario addivenire a una procedura semplificata di affidamento del servizio di gestione dell’impianto piscine all’aperto, onde consentire l’apertura e la fruizione da parte della cittadinanza di detta struttura sportiva e ricreativa comunale. È, inoltre, prioritario interesse dell’amministrazione offrire alla cittadinanza, nella stagione estiva, la possibilità di fruire dell’impianto comunale delle piscine, anche nelle more della risoluzione dei contenziosi”.

La delibera ANAC n° 1300 del 14 dicembre 2016, relativamente agli affidamenti della gestione degli impianti sportivi a seguito dell’entrata in vigore del DL 50/2016, ha chiarito che “gli impianti sportivi di proprietà comunale appartengono al patrimonio indisponibile dell’ente, essendo destinati al soddisfacimento dell’interesse della collettività allo svolgimento delle attività sportive; La gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale può essere effettuata dall’amministrazione competente in forma diretta oppure indiretta, mediante affidamento a terzi individuati con procedura selettiva” e che “in materia di affidamenti di impianti sportivi, occorre distinguere tra impianti con rilevanza economica e impianti privi di rilevanza economica: gli impianti sportivi con rilevanza economica sono quelli la cui gestione è remunerativa, e quindi in grado di produrre reddito dalla gestione, mentre gli impianti sportivi privi di rilevanza economica sono quelli la cui gestione non ha caratteristiche e va, quindi, assistita dall’ente. Secondo l’articolo 36 comma 2 lett a) del DL 50/2016, le stazioni appaltanti procedono per affidamenti di importo inferiore a 40mila euro, mediante affidamento diretto, anche senza previa consultazione di due o più operatori economici o per i lavori in amministrazione diretta […] Quindi, per 60 giorni di apertura prevista dell’impianto piscine all’aperto, il valore della concessione rientra nei limiti di 40mila euro ed è, quindi, consentita una procedura semplificata di affidamento diretto a un singolo operatore economico”.

Considerata la particolare urgenza di attivare la procedura di gara per l’affidamento della gestione della piscina comunale, in modo da attivare il servizio quanto prima possibile e offrire alla collettività la possibilità di usufruire della piscina comunale e praticare l’attività sportiva […] – recitano ancora i documenti, è stata indetta, in esecuzione della Deliberazione di Giunta comunale n° 110 del 26 giugno 2023, la procedura di affidamento diretto […] della concessione della gestione del servizio dell’impianto piscine comunali all’aperto, per 60 giorni, all’Associazione Sportiva Dilettantistica denominata Città di Ciampino Events ASD per l’esecuzione del servizio, individuando, di seguito, gli elementi essenziali relativi al contratto e alla procedura […]:
– Affidamento della concessione in gestione della piscina comunale in via Superga nella stagione estiva 2023;
– Durata del contratto: 60 giorni;
– Valore complessivo della concessione stimato in € 39.600,00, oneri fiscali esclusi, da intendersi al lordo dell’importo del canone di concessione, stimato in € 2.000,00 (oltre IVA al 22%);
– Criterio di scelta del contraente: Trattativa Diretta, da espletarsi sulla piattaforma telematica gara MEPA/Portale Gare della Città Metropolitana;
– Ammontare del canone di concessione fissato in € 2.000,00 (oltre IVA di competenza);
– Ammontare dei rimborsi per consumi utenze (acqua ed energia elettrica) stimato forfettariamente in € 1.500,00”.

Dunque, in estate, la piscina comunale sarà aperta. Una notizia molto positiva. C’è, tuttavia, un “però”, anzi, più di uno. Al netto di quanto deliberato dall’amministrazione comunale, rimangono alcuni aspetti poco chiari, sui quali si spera che verrà dato, e al più presto, qualche lume:
– Perché il Comune non ha provveduto per tempo a indire una procedura di gara, visti i contenziosi già esistenti col precedente gestore della piscina?
– Per quale motivo l’impianto è stato affidato a un’associazione che non risulta essere iscritta all’Albo delle Associazioni Comunali (stando all’ultimo aggiornamento, pubblicato a ottobre 2022)?
– Nei documenti si parla di imminente stagione estiva, ma il primo dei due è del 22 giugno: la stagione estiva non è più “imminente”, ma già iniziata;
– La piscina comunale sarà aperta per 60 giorni, ma non vi è traccia di una data di apertura: a partire da quando, esattamente, i cittadini ne potranno usufruire?

A tal proposito, si è espresso anche il gruppo consiliare di minoranza di Diritti in Comune: “Abbiamo visto l’affidamento diretto, tramite MEPA (piattaforma elettronica della Pubblica Amministrazione, ndr) della piscina e oltre alla durata di 60 giorni, che ci appare inadeguata, risultante da una cattiva programmazione, che porta il nostro Comune ad avere ancora la piscina chiusa, non ci convincono molti altri aspetti – evidenziano il capogruppo Alessandro Porchetta e la collega Francesca De Rosa. Stiamo studiando la Delibera di Giunta e gli atti, ma ci domandiamo: perché l’affidamento diretto proprio a quell’associazione e non a un’altra, magari iscritta all’Albo cittadino? Si tratta della stessa associazione che ha gestito il servizio nel 2020 e di cui non abbiamo riscontrano altre attività territoriali nel frattempo. E soprattutto, perché non è stato preparato un elenco di associazioni con i requisiti richiesti e a cui chiedere la disponibilità a gestire il servizio? Procederemo con interrogazioni e atti dovuti per fare chiarezza”.

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