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Antenna selvaggia, “Italia Nostra” scrive ai sindaci dei Castelli Romani

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Il responsabile dell’associazione ambientalista Italia Nostra, Enrico Del Vescovo, ha inviato una lunga lettera a tutti i sindaci dei Castelli Romani, sollecitando l’attuazione  della legge Regionale n.19 del novembre 2022 sui Piani antenne. Un fenomeno, quello delle antenne selvagge, che desta forte preoccupazione e, necessariamente, deve essere regolamentato e attenzionato dai sindaci del territorio, responsabili della salute dei cittadini.

Di seguito la lettera inviata da Italia Nostra:

“Preg.mo Sindaco, come ella saprà, Italia Nostra è un Ente no profit del Terzo Settore nato per la tutela, promozione e valorizzazione del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale del paese.

Da tempo la Sezione Castelli Romani di Italia Nostra è attiva nei Colli Albani ai fini della prevenzione dei problemi ambientali in ambiti diversi, desiderando collaborare con le amministrazioni e gli Enti locali, come, in particolare, il Parco regionale dei Castelli Romani.

Desideriamo sottolineare come una delle cause principali di degrado ambientale, oltrechè sanitario, che affligge da tempo i nostri amati Colli Albani, deriva dalla proliferazione, a nostro avviso spesso indiscriminata, delle antenne per la telefonia Mobile. Purtroppo ci duole constatare come talora gli interessi commerciali delle compagnie Telefoniche tendano ad anteporsi alle esigenze di tutela ambientale, sanitaria e paesaggistica, giungendo persino a stravolgere panorami e Skyline ritratti nei secoli passati da pittori di tutta Europa.

La nostra Sezione di Italia Nostra si propone di offrire aiuto e collaborazione a tutte le amministrazioni locali, fornendo agli Uffici comunali indicazioni utili alla gestione della problematica relativa alle antenne, nonché eventuali servizi di controllo.

L’ impatto elettromagnetico già presente da molti anni, causato anche dall’ingombrante presenza di ripetitori Radio/Tv ( non solo quelli di Monte Cavo, considerando che il lavoro svolto di recente dal Parco dei Castelli Romani  ha evidenziato numerosi tralicci e pali in tutto il territorio, non solo a Rocca di Papa, che rimane comunque il territorio maggiormente colpito), rischia ora di diventare ancor più grave ed insostenibile qualora dovesse essere approvato il provvedimento che prevede l’aumento consistente dei valori elettromagnetici per favorire l’installazione di nuovi e numerosi impianti legati alle nuove tecnologie.

Allo stato attuale delle cose, pertanto, riteniamo sia necessario ed urgente che si proceda con i “Piani delle Antenne” al fine di pianificare e minimizzare l’entità dei campi elettromagnetici, come già abbiamo evidenziato nella Conferenza di Rocca di Papa del mese di giugno scorso, tenuta insieme all’Ente Parco ed esperti del settore. In quell’occasione, infatti, sono emerse situazioni che meritano assoluta attenzione, riguardanti temi di natura sia ambientale che sanitaria, con particolare attenzione per le fasce più a rischio, come anziani e bambini, che certamente meritano maggiore attenzione e tutela.

La Sezione Castelli Romani di Italia Nostra, che sostiene e collabora con diversi comitati di tutela, nati spontaneamente sul territorio, intende evidenziare situazioni di palese conflitto di Interessi da parte di aziende e ditte che, pur operando direttamente o indirettamente con i Gestori di Telefonia mobile, si offrono alle Amministrazioni per la redazione degli auspicati “Piani delle Antenne”.

Se si controlla sui siti dei Comuni gli affidamenti e gli incarichi assegnati, e la qualità del lavoro svolto nella redazione dei Piani (spesso a nostro avviso con un aumento ingiustificato delle già numerose antenne presenti) , ci siamo convinti che troppo spesso i Comuni non hanno adeguata consapevolezza del problema derivante dal dover gestire rapporti con ditte che, a nostro parere, alla luce dei fatti, operano in conflitto di interessi, giacché si occupano, non solo dell’elaborazione dei piani che dovrebbero essere ispirati all’esigenza del massimo rigore ai fini della minimizzazione dell’impatto elettromagnetico, e quindi della limitazione del numero di antenne, ma anche dell’installazione stessa delle antenne per conto delle compagnie richiedenti da cui ricevono i finanziamenti per il lavoro di installazione.

Un esempio tra tutti potrebbe essere quello offerto dalla ditta Iaso s.r.l. di Frascati la quale, da un lato ha ricevuto l’incarico di soprintendere al vecchio Piano Antenne, mentre dall’altro ha realizzato l’installazione di un grande traliccio proprio accanto all’entrata del nuovo cimitero  della città

Considerazioni potrebbero farsi per altre società più o meno in termini analoghi di sostanza. La Simpro, nota in tutta Italia come azienda di riferimento per l’istallazione di antenne di telefonia, con una gara al ribasso (del 60%) si è aggiudicata, durante il periodo Covid, l’aggiornamento del Piano ed il monitoraggio ad Albano. Senza dimenticare la Leganet, che nel suo sito esalta la stretta collaborazione per la realizzazione dei Piani Antenne con la A2F di Foggia, azienda leader nell’istallazione di Antenne di Telefonia in Italia da anni. I risultati della “Pianificazione” di queste aziende sono evidenti negli elaborati approvati dai comuni che, a nostro parere, sembrerebbero talvolta all’oscuro della delicata problematica, mentre i Sindaci rimangono comunque i responsabili del diritto alla salute dei propri cittadini.
Come Italia Nostra Castelli Romani, insieme all’apporto di altre associazioni e comitati spontanei, stiamo valutando le circostanze che si verificano nei diversi comuni, e l’incrocio dei dati porta a conclusioni chiare e talvolta allarmanti.

Italia Nostra Castelli Romani si batte per il rispetto della legge Regionale 23.11.2022 n° 19, Art.9 comma 7-9, per la localizzazione degli impianti di Telefonia Mobile (Piani delle Antenne SRB) come premessa necessaria per una gestione pubblica razionale delle antenne nel rispetto della salute collettiva e del paesaggio. Ma valgono le considerazioni di cui sopra riguardo l’elaborazione dei piani e dei suoi affidatari.

Ci riproponiamo dunque di proseguire nel nostro impegno alla luce anche del grave rischio incombente di aumento del limite fissato per legge delle emissioni elettromagnetiche, considerato anche come, nei Comuni dove l’aumento del numero delle istallazioni è stato “esponenziale”, potrebbero esserci ripercussioni sullo stato di salute pubblica, oltre ad avere già un deturpamento paesaggistico di rilevanti dimensioni.
Rimanendo a piena disposizione”

Il Responsabile della Sezione Castelli Romani di Italia Nostra
Enrico Del Vescovo

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