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Terremoto – A Lanuvio, “sotto” Villa Sforza Cesarini, una stazione sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)

La Sala Operativa di Monitoraggio Sismico (INGV-Roma).

In una zona sismica quali sono i Colli Albani, all’ombra del Vulcano Laziale, diventa fondamentale avere una rete di monitoraggio sismico all’altezza. In pochi lo sapranno, ma una delle stazioni di rilevamento sismico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è posizionata proprio a Lanuvio, in una parte del magazzino interrato dell’edificio di Villa Sforza Cesarini, nella città degli Imperatori. 

La stazione di rilevamento sismico dell’INGV è un’installazione dotata di apparecchiature specializzate per monitorare e registrare l’attività sismica sulla Terra. L’INGV è infatti l’ente italiano responsabile per lo studio dei terremoti, dei vulcani e di altri fenomeni geofisici e le stazioni di rilevamento sismico dell’INGV sono parte integrante di una rete di monitoraggio sismico nazionale e internazionale.

Ricordiamo che ai Castelli Romani ve ne sono altre 5: due a Rocca di Papa (una delle quali nella zona del Vivaro) e le altre a Marino, Santa Maria delle Mole e Monte Porzio Catone.  Queste stazioni sono disseminate in varie zone geografiche per rilevare e registrare l’arrivo delle onde sismiche generate da terremoti e altre attività sismiche. Ogni stazione è dotata di sismometri, strumenti in grado di rilevare le onde sismiche, e di sistemi di registrazione e trasmissione dati in tempo reale. I sismometri sono progettati per misurare la forza, la durata e altre caratteristiche delle onde sismiche, e queste informazioni sono utili per determinare l’epicentro e la magnitudine di un terremoto.

Le stazioni di rilevamento sismico dell’INGV giocano un ruolo fondamentale nella sorveglianza sismica, consentendo agli scienziati di monitorare l’attività sismica in Italia e nelle regioni circostanti. Questi dati sono essenziali per la previsione dei terremoti, la mitigazione dei rischi sismici e la protezione delle comunità dalle conseguenze potenzialmente distruttive dei terremoti. E anche quella di Lanuvio risponde proprio a tale esigenza, con lo scopo di permettere la prosecuzione dell’attività di monitoraggio della sismicità nell’area del Vulcano Laziale. 

Il tutto, per quanto riguarda la sede lanuvina di Villa Sforza Cesarini, è regolamentato da un contratto di locazione per uso non abitativo che prevede il pagamento di un canone annuo di locazione di € 200,00 da corrispondersi in un unico rateo di pari importo.

Cosa fa l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia svolge un servizio di monitoraggio 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile dai primi anni ‘80 basato su una rapida valutazione e informazione di ogni evento sismico. I terremoti catastrofici avvenuti in passato ci hanno insegnato che un’informazione rapida e precisa è indispensabile affinché possano essere organizzati i primi soccorsi nelle zone colpite. Per questo l’INGV ha installato soprattutto negli ultimi 10 anni più di 300 stazioni sismiche su tutto il territorio nazionale.

I dati registrati dalle stazioni sono trasmessi, per via satellitare, direttamente ai centri di acquisizione di Roma, Grottaminarda e Catania e alle relative sale operative, contribuendo così attivamente al monitoraggio sismico del territorio nazionale.


Nella foto in copertina la Sala Operativa di Monitoraggio Sismico (INGV-Roma)

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