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Da Genzano nell’incontro di FdI ribadita la centralità dell’Ospedale dei Castelli: “Un lavoro monumentale” fotogallery

Si è svolto a Genzano l'atteso incontro pubblico promosso da Fratelli d'Italia per presentare la Nuova Rete Ospedaliera per il triennio 2024-2026

A Genzano in tanti al convegno sulla nuova Rete Ospedaliera dell'Ospedale dei Castelli (FOTO)

Di fronte ad una platea particolarmente attenta e desiderosa di saperne di più, si è svolto nel pomeriggio di venerdì 22 marzo, presso l’ex enoteca comunale di Genzano di Roma, l’atteso incontro pubblico promosso da Fratelli d’Italia per presentare la Nuova Rete Ospedaliera per il triennio 2024-2026, con particolare riferimento al vicino Ospedale dei Castelli, che dal 2018 ha di fatto sostituito i vecchi ospedali di Genzano, Albano ed Ariccia, tra tante speranze e propositi a lungo disattesi.

Se da tempo si chiedeva di voltare pagina, verso una centralità che il NOC ha sin qui tradito, quella pagina sembra essere stata voltata, come evidenziato a più riprese dai convenuti. Rappresentanti sovracomunali qualificati sono convenuti a Genzano, partendo dall’esecutivo regionale (rappresentato dall’assessore Giancarlo Righini) e dai consiglieri di stanza alla Pisana (Edy Palazzi e Marco Bertucci), passando per i due rami del Parlamento (il senatore Marco Silvestroni e il deputato Andrea Volpi), fino ad arrivare al braccio destro di uno dei Ministri del Governo Meloni, l’ex sindaco di Albano Marco Mattei, da mesi Capo Gabinetto del Ministro della Salute Orazio Schillaci.

La riunione ha assunto un significato particolare, a poche ore dall’importante annuncio riguardante l’estensione della copertura dell’Emodinamica per l’Ospedale situato su via Nettunense, ora operante 24 ore su 24, con evidenti benefici per la migliore accessibilità ai servizi di emergenza.

L’incontro è stato moderato dal capogruppo di Genzano Fabio Papalia, che lo ha fortemente voluto come opportunità per rendere pubbliche le strategie e gli obiettivi della futura rete ospedaliera. Tutte occupate le sedie presenti nell’ex enoteca, a testimonianza dell’attenzione riservata al tema; tra i presenti anche il Sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli e l’ex Primo cittadino ariccino Emilio Cianfanelli.

Folta anche la presenza del personale sanitario, desideroso di saperne di più. Presenti, in platea, anche il Commissario Straordinario  Francesco Marchitelli e dal Direttore Sanitario Vincenzo Carlo La Regina, oltre al Direttore dell’UOC Affari Generali e Istituzionali della Asl Roma 6, Matteo Mauro Orciuoli.

In sala, tra tanti consiglieri comunali del territorio (il veliterno Sergio Andreozzi, il larianese Claudio Crocetta e, da Genzano, Rosario Neglia e Piergiuseppe Rosatelli), anche il vicesindaco di Nemi Giovanni Libanori e l’avv. Arnaldo Melaranci, membro del Consiglio d’amministrazione di Lazio Crea.

In apertura Fabio Papalia è partito proprio dal segnale di cambiamento che “segue una lunga stagione di spiacevoli chiusure e di riorganizzazione dell’assetto che hanno penalizzato l’offerta sanitaria del territorio, creando malcontento”. Il capogruppo genzanese di Fratelli d’Italia, ha messo in evidenza “la Rete Ospedaliera realizzata dalla Giunta Rocca”, rimarcando “l’aumento di 169 posti letto di tutto il territorio regionale e un aumento del tasso di posti letto in rapporto agli abitanti. Dopo i numerosi tagli inferti negli ultimi 20 anni – ha aggiunto Papalia – abbiamo la consapevolezza che la strada sia ancora lunga, complessa ed articolata, ma anche la certezza che sia finalmente partito un progetto di ripresa sull’intero territorio”.

Nel suo apprezzato intervento Marco Mattei, Capo di Gabinetto del Ministro della Salute, ha ricordato la genesi dell’Ospedale dei Castelli ed evidenziato “l’allineamento positivo e favorevole, nel breve come nel medio termine, grazie alla presenza di attori importanti della politica nazionale, regionale e territoriale”.  Mattei non ha celato “l’orgoglio di avere finalmente dei rappresentati in sintonia tra loro, con un allineamento d’intenti senz’altro positivo e favorevole. E’ un momento propizio, in cui ci sono parlamentari con esperienze amministrative locali, con conoscenza approfondita del territorio e con la consapevolezza di dover superare ogni tipo di campanilismo”, ha aggiunto Mattei.

“Dopo aver vissuto la stagione della riduzione dei posti letto e di un Ospedale che ha avuto un avvio stentato, accogliamo favorevolmente l’estensione H24 dell’emodinamica, consapevoli di come, insieme alla stroke-unit, faccia la differenza tra vivere e morire. Proprio l’estensione nella copertura dell’emodinamica, che farà diventare l’HUB dei Castelli un vero e proprio punto di riferimento, sgravando di accessi il Policlinico di Tor Vergata, fa onore all’attuale classe dirigente politica amministrativa. La sinergia rimane il primo punto – ha concluso Marco Mattei – e sono contento di vedere le istituzioni lavorare nella stessa direzione, travalicando il colore politico, con lo scopo di dare al territorio le risposte che merita”.

Nel suo intervento il senatore Marco Silvestroni ha evidenziato come “il centrodestra abbia dato un segnale forte delle proprie intenzioni” già in occasione dell’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione tra il Governo italiano e la Regione Lazio. “Ci teniamo particolarmente, contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, ad intervenire su urbanistica, trasporti, infrastrutture e, ovviamente, sanità”.

“E’ certo che bisognerà lavorare ancora molto per le liste di attesa, così come per ridurre lo squilibrio che c’è tra i territori periferici e la capitale: è in atto un intervento rafforzativo in questo senso e ne diamo atto alla Regione Lazio. A dimostrazione di questo nella stessa Genzano verrà attivato l’Ospedale di Comunità, che sarà importante per la sanità di prossimità.  Ci sarà un poliambulatorio e la struttura tornerà ad essere un punto di riferimento importante, come fiore all’occhiello per questa parte dei Castelli”, ha concluso il senatore Silvestroni.

Non ne ha mai fatto mistero, e lo ha ribadito a Genzano, il deputato e sindaco di Lanuvio Andrea Volpi, che quello della sanità fosse un tema che gli sta particolarmente a cuore, tanto da indurlo più di una volta a chiedere ed ottenere l’auspicato cambio di passo. “La rete ospedaliera ereditata non aveva dirigenti e lo stesso Ospedale dei Castelli, del quale negli ultimi anni si è faticato a parlare bene, mancava di primari ed abbondava di figure precarie”, ha esordito.

“A mancare era soprattutto una buona organizzazione e la conferma è arrivata dall’estensione dell’emodinamica H24, arrivata proprio grazie ad una migliore razionalizzazione. Personalmente – ha aggiunto Andrea Volpi – sento la responsabilità di essere un parlamentare ed un sindaco del territorio, ed è per questo che non possiamo fallire e noi tutti ci impegneremo per far crescere l’Ospedale e vederlo diventare un presidio d’eccellenza, vicino ai cittadini”.

Volpi ha poi fatto menzione del Piano nazionale sulle liste d’attesa, senza dimenticare l’esigenza di dar “respiro” al Pronto soccorso e dotare l’Ospedale dei Castelli degli 80 posti di cui ha bisogno. “Per crescere – ha aggiunto il parlamentare lanuvino – occorre anche rafforzare i rapporti con le università, mentre per quanto concerne il Laboratorio analisi si sta lavorando affinché il servizio resti nel nostro bacino territoriale.  Crediamo nella sanità pubblica – ha concluso -, e la sosteniamo fortemente, ma crediamo anche che metterci in rete con le realtà d’eccellenza private contribuirà a creare una rete sanitaria all’altezza, a tutto beneficio dei cittadini”.

Parole al miele anche da parte del Consigliere regionale Marco Bertucci: “In Regione c’è finalmente una squadra coesa, che a prescindere dalla territorialità si occupa di sanità a 360 gradi, e c’è un’attenzione forte su questo territorio, come conferma un tavolo come questo, in cui è presente anche il governo, oltre ai parlamentari”. Bertucci ha infine ricordato come alla conferenza stampa per il primo anno del Governo Rocca sia stato menzionato il “cruscotto” che centralizza i posti letto, e che consente di capire in tempo reale e digitalizzato le esigenze dei pazienti rispetto alle strutture disponibili: “Ora sarà la Regione a dettare quali prestazioni potranno essere smistate, senza lasciare alle strutture private il privilegio di scegliersi i pazienti”.

“Siamo una bella squadra, coesa e sempre presente sui territori, per il confronto e l’ascolto”, ha dichiarato con orgoglio la consigliera regionale Edy Palazzi. “La rete ospedaliera 22-24 è scaturita da un’attenta analisi che il Presidente Rocca ha fatto sui territori, con una verifica accurata dei posti letto e dei servizi. Finalmente all’Ospedale dei Castelli molti primari ad interim sono stati stabilizzati, affinché possano avere un occhio sul futuro per una migliore programmazione. Presto ci saranno delle attivazioni in diversi ospedali del territorio: come urologia e neuropsichiatria ad Anzio, malattie endogene, pneumologia e lunga degenza a Frascati, la terapia intensiva neonatale all’Ospedale dei Castelli, oculistica e ortopedica al Regina Apostolorum. L’attenzione è molto alta e nella nostra Asl verranno potenziate le strutture di primo soccorso”, ha concluso l’ex vicesindaca di Nemi, non prima di aver ricordato di aver depositato una legge sui disturbi alimentari.

Al solito lungo ed esaustivo l’intervento dell’Assessore Regionale Giancarlo Righini, che tra le tante deleghe detiene quelle al Bilancio e alla Programmazione Economica, cruciali in ottica di investimenti in sanità. “Il lavoro che si sta facendo è monumentale – ha esordito -. Alla fine del 2023, dopo un’attentissima analisi, abbiamo riscritto completamente la Rete Ospedaliera della Regione e si è proceduto finalmente a riequilibrare l’abnorme squilibrio tra gli ospedali romani e quelli di provincia, raggiungendo l’obiettivo dei 3 posti letto per mille abitanti, con lo scopo di restituire dignità a tutte le Asl e tutti gli ospedali della regione”.

“In questa Asl, in passato, si è assistito a scelte incomprensibili, di cui si faceva fatica a capire il significato. La sfida più importante era proprio quella dell’equilibrio degli scompensi che ci sono stati fino ad oggi  e si iniziano a vedere i risultati, come l’abbassamento dei tempi sulle liste di attesa e l’alleggerimento dei Pronto Soccorso. L’attività di ricostruzione minuziosa che abbiamo attivato richiede tempo, ma i tempi di attesa per trovare un posto letto si sono ridotti significativamente, passando da 86 a 60 ore; un dato che deve essere ancora migliorato ma che dà l’idea del lavoro avviato”.

“Quanto alle liste di attesa – ha proseguito Righini – abbiamo attivato il “Cruscotto” per consentire di verificare in tempo reale dove ci sia disponibilità di posti letto, abbandonando i celeberrimi fax. Si tratta di un passaggio di civiltà e di organizzazione aziendale, che segna un’evidente inversione di tendenza col passato. Il fatto che qualcuno dica che la sanità del centrodestra sia amica del privato accreditato è smentito dal fatto che da mesi ci sono tutte le associazioni della sanità privata in rivolta nei nostri confronti. Questa amministrazione ha proceduto infatti alla revoca di 27 strutture accreditate, che non facevano il loro dovere, e non rispondevano agli inviti che rivolgiamo a tutti quelli che devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi“.

Scendendo nella nostra ASL – ha aggiungo l’assessore Righini – è chiaro a tutti, ormai, che l’Ospedale dei Castelli debba essere quello di riferimento, essendo l’HUB sanitario del territorio. Fino ad oggi questo ruolo non ha trovato corrispondenza con la realtà, ma siamo sicuri che stiamo lavorando bene, essendoci segnali inequivocabili circa la volontà di raggiungimento dei risultati prefissati”.

“Questa è una Asl dove prima c’erano 66 facenti funzione come titolari di UOC (Unità Operative Complesse), aspetto che rappresentava un’assoluta anomalia. E’ per questo che si sta procedendo speditamente alla scelta dei titolari di UOC, perchè gli ospedali li fanno i medici e con questa consapevolezza abbiamo chiesto alla Direzione generale della ASL la garanzia assoluta che i titolari debbano essere i più bravi e meritevoli. Dopo aver subito la mortificazione della precarietà in tanti stanno vivendo la soddisfazione di diventare primari e siamo certi che quando avremo individuato i 66 titolari avremo tutti ospedali migliori, più efficienti e con servizi sanitari all’altezza delle pretese dei cittadini, perché la valorizzazione delle professionalità è un elemento importante nella pubblica amministrazione, tanto più in sanità”.

Righini ha poi passato in rassegna i “fondi del Giubileo”, che “stanno interessando tutti gli ospedali della ASL, che in alcuni casi sono vecchi e addirittura bisognosi di interventi di adeguamento sismico e antincendio”. 

“Il 2024 – ha annunciato Righini – sarà l’anno della svolta, visto che andranno a regime tante iniziative avviate con impegno e attenzione, frutto di un lavoro quotidiano”. Nonostante un “debito di 22 miliardi ereditato dal passato, abbiamo stabilizzato 4200 lavoratori della sanità, trasformati da precari a tempo indeterminato, con un segnale di dignità e attenzione. Abbiamo riconosciuto l’impegno in trincea quotidiana al personale medico di Pronto Soccorso che sarà esteso anche agli infermieri, visto che i PS sono diventati luoghi infernali, che meritano la nostra attenzione”.

“Stiamo investendo in nuove tecnologie, come dimostra la nuova Tac per l’Ospedale di Velletri e ricordo la UOC Geriatria prevista per il nosocomio veliterno, importante per una popolazione che invecchia, senza dimenticare il rafforzamento dell’Ospedale di Frascati e l’attenzione riposta verso quello di Marino”.

Come chiosa finale è intervenuto brevemente il Direttore Generale della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli, che ha annunciato come “a brevissimo completeremo con la Casa di Comunità ciò che è stato a suo tempo l’Ospedale di Genzano, dando l’annuncio dell’arrivo dei medici di medicina generale all’interno della struttura”.

Nei giorni scorsi proprio i vertici della ASL hanno effettuato un’ispezione a sorpresa, durante la quale è stato constatato il buono stato del nosocomio di via Achille Grandi. “E’ già attiva la Centrale Operativa Territoriale (COT)  – ha ricordato Marchitelli – ed anche la telemedicina, che stiamo implementando sempre di più e che farà di questo nosocomio un fiore all’occhiello, all’avanguardia in tutto il Lazio”.

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