POLITICA

Frascati – Prove di unità per il centro destra. Primo obiettivo: mandare a casa Mastrosanti

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di Claudia Proietti

La strada è ancora lunga e chi era presente ieri sera lo ha compreso, ma il centro destra tuscolano ha mosso un primo passo per concretizzare l’obiettivo di arrivare unito alla prossima tornata elettorale. Un incontro che per protocollo Covid si è svolto in forma ristretta nella sala convegni dell’Hotel Flora, ma ha dato comunque l’opportunità alle varie anime presenti di mettere sul tavolo obiettivi, timori, dubbi e speranze. Un momento, come anticipato ieri, fortemente voluto dal circolo Vesprini di Fratelli d’Italia e guidato dal presidente del direttivo Igino Mancini, chiamato a far sintesi e moderare le istanze dei presenti. Un primissimo incontro che ha dato modo innanzi tutto di verificare gli obiettivi comuni e mettere sul piatto la disponibilità di tutti ad abbandonare i personalismi che per tanto tempo hanno avuto la meglio su un centro destra frammentato e incapace di progettare a lungo termine. Ancora presto, troppo presto per parlare di coalizione, liste e programmi, nonostante al centro della discussione sia finita più volta l’urgenza di “staccare la spina” all’amministrazione Mastrosanti entro il 24 febbraio, data utile per andare ad elezioni anticipate. “I tempi – ha ribadito più volte l’avvocato Mancini – sono maturi. È inutile trascinare oltre quest’esperienza politica. Le nostre liste stanno scaldando i motori e in tanti sono pronti a scendere in campo. Non servono programmi faraonici, pochi punti condivisi da tutti”. Più cauta la posizione del consigliere comunale Marco Lonzi, sebbene sempre più critico nei confronti delle modalità del Primo Cittadino. Tesserato con Fratelli d’Italia, ma all’interno della maggioranza di Palazzo Marconi dove è capogruppo della lista civica composta da Gianluca Travaglini e Arianna Gori, Lonzi ha ribadito che “è indispensabile un cambio di passo che contempli maggiore condivisione e collegialità nelle azioni di governo. La mia decisione rispetto ad un’eventuale sfiducia dipenderà dall’atteggiamento del sindaco. Chiederemo nei prossimi giorni di stilare un’agenda di obiettivi ben definiti e condivisi, che contempli innanzi tutto l’esternalizzazione dei servizi della Sts di cui tanto si è parlato ma per cui ancora ben poco è stato fatto. Per quanto riguarda l’unificazione del centro destra mi sento di essere cauto, è azzardato dire che da domani ci sarà un’unità: le perplessità ci sono e quello di stasera è solo un primissimo incontro, a fronte di un’impalcatura enorme che dovremmo mettere in piedi nell’arco di tre mesi, se si andasse al voto a giugno”.

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il consigliere Marco Lonzi

Insomma, aprire una crisi al buio non è affare da poco, e Marco Lonzi lo sa bene, soprattutto se il rischio è quello di uno slittamento delle elezioni in autunno, con la conseguenza di avere una città commissariata per oltre 6 mesi. Dello stesso avviso, orientato a non far scontare mesi e mesi di commissariamento alla città, è anche il più navigato Mario Gori, attualmente delegato al Turismo e agli Eventi per il Comune di Frascati e intervenuto al tavolo come esponente di Forza Italia. Dopo un “mea culpa” rispetto alle esperienze precedenti che hanno condotto alla disgregazione del centro destra, soprattutto a causa di logiche divisive interne e personali, Gori ha sostenuto la necessità di un ritorno alle competenze e all’esperienza di partiti e politici che sappiano dimostrare al Paese di essere classe dirigente. “Basta – ha detto Gori – con il populismo e con un civismo che oggi non funzionano più. Ora siamo chiamati a fare una sintesi tra le diverse anime presenti a questo tavolo, ma occorre farlo attraverso un confronto serio e trasparente che conduca poi all’unità e ad un programma elettorale strutturato e condiviso. Alle prossime elezioni Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega andranno insieme, questo è certo”.

Per Forza Italia è intervenuto anche l’ex sindaco Alessandro Spalletta, ai tempi eletto in quota Pd, che ha chiesto concretezza e un ordine dei lavori stringente per costruire un progetto serio e che abbia una sua strada “a prescindere dalle sorti dell’attuale amministrazione”. Assente la componente leghista “per motivi legati ad impegni contingenti dei rappresentanti”, ma sembra che appoggerà dai prossimi incontri la proposta di unificazione. Non invitato all’incontro il consigliere di Frascati Futura Mirko Fiasco, a tutti gli effetti oggi unico esponente di centro destra tra i banchi di minoranza. Un percorso comunque ancora lungo e tutto da costruire per il centro destra, che dovrà rifuggire l’onta di aver condotto Frascati a un lungo commissariamento, cosa che la città potrebbe non essere disposta a perdonare.

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