Attualità

Guerra in Ucraina, i leader del G7 “scioccati” dall’aggressione della Russia: “Putin fermi spargimento di sangue”

Generico febbraio 2022

I leader del G7 (composto da Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti) si sono detti “scioccati” e condannano “l’aggressione militare su larga scala della Russia contro l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”, lanciata “parzialmente da suolo bielorusso”. E’ quanto si legge nella dichiarazione diffusa al termine del vertice.”Questo attacco non provocato e completamente non giustificato allo stato democratico dell’Ucraina è stato preceduto da false affermazioni e accuse infondate”. Così i leader del G7 si dichiarano “sconvolti” nel “condannare l’aggressione militare in vasta scala” della Russia all’Ucraina, “condotta in parte dal territorio della Bielorussia”, nella dichiarazione diffusa dopo il loro vertice in videoconferenza.

“Noi come G7 stiamo portando avanti severe e coordinate sanzioni economiche e finanziarie”. E’ quanto affermano i leader del G7, nella dichiarazione diffusa dopo il loro vertice in video conferenza, parlando della risposta all’attacco della Russia che “costituisce una seria violazione del diritto internazionale e una grave infrazione della Carta della Nazioni Unite” e di tutti gli altri obblighi internazionali della Russia. “Questa crisi è una seria minaccia all’ordine internazionale basato sulle regole, con conseguenze che vanno ben oltre l’Europa”. E’ quanto affermano i leader del G7 nella dichiarazione diffusa al termine del loro summit in video conferenza, sottolineando che “non c’e’ giustificazione a cambiare con la forza dei confini internazionalmente riconosciuti, questo ha cambiato fondamentalmente la situazione della sicurezza euro-atlantica”.

“Il presidente Putin ha riportato la guerra nel continente europeo. Si è messo dalla parte sbagliata della storia”. E’ quanto affermano i leader del G7, nella dichiarazione diffusa dopo il loro vertice in video conferenza sulla crisi in Ucraina.”Siamo uniti nel sostegno del popolo dell’Ucraina e del suo governo democraticamente eletto”. E’ quanto affermano i leader del G7 nella dichiarazione diffusa al termine del loro vertice in videoconferenza, dicendosi pronti ad “aiuti umanitari per mitigare la sofferenza” del popolo ucraino, compresi interventi “per i rifugiati e le persone sfollate a causa dell’aggressione russa”. “Chiediamo alla Russia di fermare lo spargimento di sangue – proseguono i leader – e di avviare immediatamente la de-escalation e ritirare le proprie forze dall’Ucraina”. Inoltre viene condannato “il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione all’Ucraina e chiesto alla Bielorussia di rispettare i suoi obblighi internazionali”.

“Condanniamo il presidente Putin per il suo costante rifiuto di impegnarsi in un processo diplomatico per affrontare questioni relative alla sicurezza europea, nonostante le nostre ripetute offerte”. E’ quanto affermano i leader del G7, nella dichiarazione diffusa dopo il loro vertice in video conferenza sulla crisi in Ucraina. “Stiamo monitorando attentamente le condizioni globali del mercato del petrolio e del gas, anche nel contesto di un’ulteriore aggressione militare russa contro l’Ucraina”. “E siamo pronti ad agire se necessario per affrontare potenziali problemi”.

Lo affermano i leader del G7 nella dichiarazione diffusa al termine del loro vertice in videoconferenza, sottolineando il sostegno ad “un dialogo coerente e costruttivo ed un coordinamento tra i maggiori produttori di energia ed i consumatori per il nostro comune interesse alla stabilità delle forniture energetiche globali”. “Chiediamo agli altri Stati di non seguire la decisione illegale della Russia di proclamare l’indipendenza di queste entità”. E’ quanto affermano i leader del G7 nella dichiarazione diffusa alla conclusione del loro vertice in videoconferenza ribadendo “la più forte condanna” per la decisione di Vladimir Putin di riconoscere le auto proclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk come indipendenti.

Ricordiamo che la Russia è stata a suo tempo esclusa dal G8, a seguito della sua prova muscolare verso la Crimea. La Russia era entrata a far parte del gruppo nel 1997; poi, nel 2014, il passo indietro e il ritorno al G7.

 

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