“Tra tanto girare, oggi mi fermo un attimo e guardo Velletri, la mia terra e le sue tradizioni. Tradizioni ormai private della loro importanza, rimosse chirurgicamente da un assessorato non all’altezza e da un sindaco, Orlando Pocci, che ha evidentemente deciso di estirpare tutte le radici che legano i veliterni alla loro città”.
Inizia così lo sfogo via social di Tony Bruognolo, segretario provinciale della Lega nel territorio di Roma Sud, e candidato alle elezioni Regionali del 12-13 febbraio nel partito di Matteo Salvini, che proprio ieri è tornato a Velletri, insieme a Claudio Durigon, per sostenere la sua candidatura.
E’ poi tornato sul Carnevale e su quanto, a suo dire, su Velletri è meritevole di critiche. “Da qualche tempo, ormai, nessun bambino potrà più dire di essere nato a Velletri, mentre costante è l’opera di abbandono dell’agricoltura, settore un tempo trainante per la nostra terra”, evidenzia Bruognolo, rammentando la chiusura del Punto Nascita all’Ospedale di Velletri, avvenuta nella primavera di ormai 3 anni fa.
“Anche quest’anno inoltre, per l’inadeguatezza di questi signori, non verrà festeggiato il Carnevale, festa popolare per eccellenza, in cui grandi e piccini gioiscono danzando in maschera tra i carri allegorici. O verrà fatto in tono minore, senza i carri e senza il coinvolgimento di chi la tradizione l’ha portata avanti per decenni, ovvero i carristi dell’Università del Carnevale.”
“A Velletri – continua Tony Bruognolo – la sinistra si conferma nemica delle tradizioni e delle radici, con un’azione mirata nel tempo sta distruggendo tutto quel patrimonio che i nostri nonni ci hanno trasmesso, per far posto a caos e mancanza di rispetto per la nostra storia. A loro concludo dicendo che i veliterni però sono pronti a riappropriarsi di tutto il loro patrimonio, e vi manderanno a casa prima in Regione Lazio e poi nel Comune di Velletri!”.
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