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Artena – Torna l’incubo dell’impianto Biometano al Colubro: è arrivata l’Autorizzazione Integrata Ambientale

biometano colubro

Dopo anni in cui la vicenda sembrava essere passata in secondo piano, ci sono nuovi sviluppi per quanto riguarda la costruzione del “Green Park”. Il progetto del nuovo impianto per produzione di biometano a basso impatto ambientale da matrici organiche, che l’azienda ‘Green Park Ambiente’ ha pianificato di costuire ad Artena – in località Colubro, alle porte di Lariano – potrebbe ora vedere luce.

Questo perchè – nella giornata di giovedì 14 dicembre – la Regione Lazio ha ufficialmente espresso parere positivo alla costruzione dell’impianto tanto osteggiato negli anni scorsi da comitati e dagli stessi comuni del territorio. Nel 2021 infatti, fu la stessa amministrazione di Artena a ritirare il parere positivo alla realizzazione della struttura, anche a seguito di proteste che vennero attuate da parte dei Comitati No Biometano. Secondo quanto evidenziato nel provvedimento della Regione, l’impianto risponderebbe a tutti i criteri di Valutazione di impatto ambientale e avrebbe ottenuto il rilascio di autorizzazione paesaggistica.

biometano colubro

Sempre secondo quanto decretato dal dispositivo, Green Park Ambiente s.r.l. – prima di poter procedere alla costruzione dell’impianto – dovrà ora occuparsi di:

  • Ai fini della risoluzione della problematica legata alla non idoneità della viabilità principale e secondaria di accesso all’impianto, in funzione dell’aumento del traffico veicolare di mezzi pesanti che graverebbe su quella esistente, concordare, prima della realizzazione dell’impianto, con il Comune di Artena proposte progettuali di adeguamento/migliorie della viabilità esistente al fine di risolvere tale problematica;
  • In fase di progettazione esecutiva verificare con Acea ATO2 s.p.a. le ipotesi di risoluzione delle interferenze nascenti tra la tubazione in progetto, la condotta esistente e la Via Magnarozza. Nella definizione del progetto esecutivo il gestore dovrà: mantenere una fascia di rispetto di larghezza 3 metri in asse alla condotta esistente in caso di parallelismo e 50 cm di distanza dalla generatrice più vicina in caso di attraversamento; dettagliare la tipologia degli ancoraggi della nuova tubazione di scarico al canale in cemento prefabbricato, da porre in posizione decentrata anziché in quella rappresentata, sempre al disopra dello speco del canale;
  • Prima della messa in esercizio dell’impianto risolvere con la competente Acea ATO2 s.p.a. le problematiche inerenti l’approvvigionamento idrico con la richiesta installazione di impianto di accumulo e sollevamento per gestire le richieste della portata di punta;
  • Ottenere per l’allaccio alla rete idrica e fognaria per l’alimentazione e lo scarico dei servizi igienici il Nulla Osta Tecnico-Idraulico da parte di Acea Ato2 SpA;

[…]

  • Garantire che tutti gli impianti tecnologici (elettrici, di terra, di protezione dalle scariche atmosferiche, di illuminazione, elettronici in genere, di riscaldamento e climatizzazione incluse centrali termiche e frigo, di areazione artificiale, idrosanitari, di adduzione e distribuzione gas combustibile, di sollevamento, di protezione antincendio, cancelli e sbarre automatizzate, gruppi elettrogeni, ecc.) siano progettati (al livello esecutivo) e realizzati secondo le norme vigenti e le regole di buona tecnica (norme UNI e CEI);
  • Verificare periodicamente l’impermeabilizzazione del piano di calpestio e di lavorazione dell’impianto al fine di impedire infiltrazioni di inquinanti nel sottosuolo; Per le aree maggiormente soggette ad usura il gestore potrà provvedere a specifiche opere di resinatura e/o impermeabilizzazione;
  • Migliorare, nelle sistemazioni a verde, la componente vegetale naturale con l’utilizzo di specie arboree ed arbustive fitoclimaticamente compatibili e di maggior valore naturalistico.
  • Garantire che, durante le fasi di gestione dell’impianto, sia mantenuto l’inquinamento acustico al di sotto dei limiti di legge agendo ove previsto con idonee barriere insonorizzanti;

Dopo circa due anni sembra dunque giungere a conclusione la vicenda dell’osteggiato Impianto Biometano del Colubro, ad Artena, una notizia che arriva solo a poche settimane dall’emergenza ambientale che invece si era profilata sempre ad Artena, sul confine con il Comune di Cori, dove il progetto di ampliamento e costruzione di forni da parte della Fassa Bortolo è stato bocciato dal Tar del Lazio.

 

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