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Velletri – Presentato il COAPI, Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani: “Vogliamo più rispetto per il nostro lavoro”

Giammatteo Aspal

Nella suggestiva cornice dell’ex Cantina Sperimentale di Velletri, attuale sede del CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria), da anni Istituto sperimentale per la Viticoltura e tecnologie enologiche, tra un vitigno ed un altro, immersi nello splendido scenario di un curatissimo spazio verde, nel pomeriggio di martedì 23 aprile il Presidente dell’Aspal Lazio (Produttori Agricoli del Lazio), Stefano Giammatteo, e il Presidente dell’Associazione “Le Partite Iva Italia”, Angelo Di Stefano, hanno portato a  conoscenza dell’attuale situazione critica in cui versano i produttori del comparto agroalimentare.

I due si sono presentati anche come rappresentanti del neonato COAPI, il Coordinamento Autonomo Agricoltori, Allevatori e Pescatori Italiani, un coordinamento che racchiude più voci, che si sono unite coralmente, dopo le varie manifestazioni con i trattori dei mesi scorsi, insieme al Comitato Nazionale Popolo Produttivo. Ciò al fine di far “evidenziare ancora di più la grave crisi preesistente che è andata ulteriormente ad aggravarsi”.

“Tra lo stato pandemico con il suo relativo pesante strascico, le avversità climatiche, le fitopatie e malattie incontrollabili, nonché i danni alla fauna selvatica, gli ulteriori aggravi di oneri e costi di produzione – gestione, unite alle varie speculazioni dalla filiera sino alle nostre tavole, tutto è finito irreversibilmente per avere ricadute sul reddito degli agricoltori e braccianti”.

In primo piano, proprio la crisi del reddito, evidenziato dal Coapi in questa prima giornata di mobilitazione, alla quale ne faranno seguito altre 99. Il Presidente Giammatteo e il Presidente Di Stefano hanno mosso diverse critiche costruttive, con forza volitiva nel trovare soluzioni condivise, nel rispetto civile democratico del confronto con le istituzioni preposte. Si sono soffermati con perplessità sul piano Mattei (progetti di sviluppo e cooperazione tra l’Italia e i paesi dell’Africa) oltre alla enorme burocrazia che crea costi aggiuntivi alle aziende. I due Presidenti saranno più precisi in merito ai prossimi eventi organizzati dal Coapi con l’obiettivo di realizzare un tavolo di crisi permanente con il Governo e con il Parlamento relativamente alla già disastrosa situazione in cui versano agricoltori, allevatori e pescatori italiani. Da mesi ci sono manifestazioni, presìdi con i trattori ed iniziative varie. Ricordano e denunciano i due rappresentanti del nuovo Coapi, di essere giunti ad un punto estremo dove le Istituzioni devono intervenire con la massima tempestività.

Più volte è stata ripetuta da entrambi la frase: “Ormai siamo al capolinea” trasportati dalla somma di disperazione di molti imprenditori agricoli e di tutto il settore agroalimentare. Ribadita l’importanza del “Made in Italy”, su cui anche il Governo, col ministro della sovranità alimentare, e la Regione Lazio, con l’assessore all’agricoltura, stanno puntando con maggior fervore rispetto al passato. Un “Made in Italy”, che ha un valore
internazionale, con specialità tipiche e zone di produzione di tanti buoni, sani prodotti anche di tradizioni antiche, che non può e non deve essere affossato. “L’arrivo di prodotti esteri senza regole e senza vincoli è concorrenza sleale”, come ribadito in conferenza stampa dal Presidente Angelo di Stefano.

“Vi presentiamo il COAPI”

“Siamo realtà sociali, nazionali o territoriali, presidi spontanei in mobilitazione contro la crisi rurale e delle comunità costiere. Ci siamo ritrovati il 28 febbraio 2024 in assemblea su proposta di quelle realtà che, durante la mobilitazione in corso da settimane in Italia e in Europa, hanno aperto una interlocuzione con le istituzioni di governo ed elettive per ottenere le riforme e le misure indispensabili a garantire agli agricoltori, ai pescatori, ai trasformatori artigianali, alle piccole e medio imprese dell’agroalimentare, ai lavoratori ed ai cittadini il diritto a continuare a vivere e lavorare con dignità. In assemblea abbiamo deciso di costituirci in Coordinamento per rafforzare e sviluppare un movimento di società ampio e plurale e raggiungere i nostri obiettivi.

Al Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani aderiscono le realtà sociali mantenendo la propria autonomia ed esperienza storica e, sulla base dei principi della democrazia e della solidarietà promuovono uno spazio di partecipazione in cui sviluppare le piattaforme, le proposte, le mobilitazioni.

Per aderire aderire occorre inviare una mail a co.api@libero.it con una presentazione della realtà che si rappresenta e indicando un nome, un numero di telefono e una mail per i contatti.

Puoi aderire a nome di un soggetto associato (movimento, organizzazione sociale, presidio territoriale, rete, associazione, ecc..) oppure a titolo personale diventando sostenitore indicando luogo di provenienza, mestiere o condizione sociale.

I rappresentanti (fino a due) di ogni realtà organizzata aderente compongono il direttivo del Coordinamento in cui si condividono e si assumono le decisioni. I sostenitori vengono consultati in ordine alle decisioni importanti e viene inviato a loro come a tutti una newsletter periodica con le info sulle attività”.

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