È stato un secondo Consiglio Comunale acceso, quello svoltosi a Lanuvio nel pomeriggio di lunedì 24 ottobre. Gli ordini del giorno previsti erano sei, con tre di questi in particolare che sono stati oggetto di discussione più intensa tra le diverse fazioni presenti. Oltre all’approvazione del DUP (Documento unico di programmazione), il Consiglio era infatti incaricato di votare nel merito della richiesta del Comune di ricevere tre mutui da Cassa Depositi e Prestiti, atti a consentire la realizzazione di opere differenti: i lavori di recupero della cinta muraria e la realizzazione di un collegamento verticale tra il parcheggio di Piazza della Repubblica e Piazza Santa Maria Maggiore; i lavori di realizzazione di uno stralcio funzionale della scuola media a Campoleone; la realizzazione di una palestra a completamento del Campus Scolastico di Campoleone, già finanziato per 700mila euro.
E’ toccato all’Assessore preposto, Mario Di Pietro, presentare le variazioni dei mutui: “Il primo riguarda la valorizzazione della cinta muraria del paese e parliamo, per il completamento delle opere, dell’accensione di un mutuo di altri 82mila euro. Si tratta di un importo iniziale di circa 270mila euro, passato a circa 346mila euro. Per quanto riguarda il secondo mutuo, parliamo di un aumento della richiesta che passa da 319mila a 374mila euro richiesti per la realizzazione del secondo lotto del Campus, con finanziamento del Ministero di quasi 950mila euro, per via di alcune spese tecniche che non sono state riconosciute. E terzo, con il progetto sport e periferie del 2020, ci hanno finanziato per la palestra un importo di 700mila euro e per il completamento di questa andremo ad accendere un mutuo di 347mila euro”.
Dopo il suo intervento la consigliera Ilaria Signoriello, capogruppo di Lanuvio Futura, ha incalzato la Giunta sottolineando come la commissione comunale, incaricata di valutare le opere prima di portarle in Consiglio, non abbia in realtà potuto svolgere al meglio il suo compito: “Il tecnico in realtà non era a disposizione, ma siamo stati graziati del fatto che camminava nei corridoi e ci è venuto a portare i numeri specifici, in particolar modo del secondo Campus, una variante in corso d’opera. […] Serietà vuole che quando alla collettività si chiede di accendere dei mutui, è indispensabile sapere come utilizzeremo i nostri soldi”.
Sulle spese non riconosciute, la consigliera ha poi ribattuto all’Assessore Di Pietro: “Perché non fare una FAQ e chiedere se queste spese verranno riconosciute? Magari la prossima volta si può essere più attenti e verificare“.
Il tema su cui è stata però più dura la consigliera Signoriello è stato quello dell’ascensore tra il parcheggio di Piazza della Repubblica e Piazza Santa Maria Maggiore: “Una considerazione va fatta su questa opera, che in parte andremo a finanziare con un mutuo e in parte con 140mila euro di fondi di avanzo di amministrazione. È importante sottolineare delle scelte politiche, perché quell’opera va analizzata sotto i diversi punti di vista, tra i quali l’utilità. Io mi chiedo se certe volte le scelte vengano fatte tenendo conto dei bisogni di questo territorio. Noi abbiamo scelto di fare l’ascensore in un paese che ha difficoltà oggettive, ha carenze strutturali su alcuni piani e penso a quello delle politiche sociali. […] E questa è una considerazione politica rispetto all’opportunità di caricarsi mutui per 29 anni. Noi fino al 2051 indebiteremo i nostri cittadini per un ascensore e per il rifacimento delle mura. Probabilmente non vi rendete conto delle difficoltà della nostra comunità e ci saremmo aspettati risposte diverse“, ha aggiunto l’ex candidata sindaca.
Ad intervenire è stato poi il capogruppo di Lanuvio 4.0, Mario Gozzi che, ribadendo le parole della consigliera precedente relative al rispetto delle opposizioni nella commissione, ha sottolineato: “Avevamo chiesto che le commissioni (urbanistica e finanziaria) fossero separate, ma ci hanno detto che sarebbe stato meglio farle congiuntamente, considerato che gli argomenti erano coincidenti. […] Il famoso computo metrico ci è stato fornito cinque minuti prima che iniziasse il Consiglio comunale. Questo è stato l’evolversi della situazione. Noi qui abbiamo tutti a cuore gli interessi del nostro paese e io non mi rallegro se il comune è costretto a sborsare una somma maggiore per la superficialità di qualcuno. Però voglio pure che ci sia un piccolo rispetto, nel senso che certe procedure vanno rispettate“.
Dopo aver atteso tutti gli interventi delle minoranze, è venuto il turno del sindaco Andrea Volpi, (recentemente eletto alla Camera dei Deputati), che ha risposto: “L’Amministrazione non è ferma e in Consiglio comunale si parla di opere pubbliche anche complesse. Al Ministero dei Beni culturali hanno insistito affinché realizzassimo un ascensore perché bisogna abbattere le barriere architettoniche, e per farlo bisogna realizzare delle strutture in grado di poter accedere. Abbiamo ottenuto la bandiera viola, e quell’opera è anche funzionale al turismo“.
Rispondendo poi alla questione delle spese e delle richieste di ulteriori mutui ha ribadito: “Adesso ci dobbiamo dire: è vero o non è vero che l’energia è aumentata e ci poterà a fare ragionamenti diversi sull’organizzazione delle nostre abitazioni e quindi anche sulla gestione del Comune di Lanuvio? È vero o non è vero che c’è stato un aumento delle materie prime? […] In alcuni casi, come quello dell’ascensore, noi abbiamo dovuto modificare alcune destinazioni e alcune progettazioni”, ha aggiunto il Sindaco.
“Per quanto riguarda la palestra, nell’incontro con i vertici del Ministero dello Sport, con cui abbiamo trattato la revisione del progetto per la realizzazione della palestra di Campoleone, ci hanno detto di esser stati sfortunati perché oltre a tutto quello che è successo la Regione Lazio ha adeguato dopo molti anni il prezziario, causandoci aumenti importanti. Pertanto per non perdere il finanziamento, impegno importante non solo per la nostra amministrazione ma per Lanuvio, pensiamo che il Campus debba essere completato con una palestra che otterremo modificando la progettazione concordata con gli ingegneri del ministero. Sappiamo che nei prossimi sei anni di PNRR bisognerà stare attenti, è la sfida di questi giorni e non possiamo fermarci“.
Rispetto ai quattro ordini del giorno sopracitati la maggioranza ha votato compatta per l’approvazione, mentre le due formazioni di opposizione si sono astenute, fatta eccezione per il punto riguardante l’ascensore, nel quale Lanuvio Futura ha votato no.
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