Non si ferma la protesta e il dissenso contro la proroga dell’ordinanza di apertura della discarica di Albano Laziale, che ormai da varie settimane sta ricevendo i rifiuti della Capitale. Dopo il sit-in del presidio No Inc di sabato scorso, sotto la Prefettura e la Città Metropolitana, dunque, cittadini, comitati e associazioni non mollano la presa. Questa mattina, ad esempio, intorno alle 7 il comitato Ust si è unito al presidio permanente in occasione di una nuova protesta. Protesta andata in scena sulla via Ardeatina e che ha bloccato traffico e camion lungo incolonnati lungo la strada (sono intervenute anche le forze dell’ordine). Ust si è detto stanco “dell’arroganza romana, dell’incapacità organizzativa di Roma Capitale, di Città metropolitana, della Regione Lazio e della incapacità di opposizione dei comuni del bacino. Se i nostri amministratori non sono capaci di difendere i loro concittadini lo facciamo noi”.
Sempre l’Ust, peraltro, ieri aveva presenziato al sit-in organizzato dallo stesso comitato davanti al Comune di Albano Laziale e che aveva visto una discreta partecipazione: presenti, pure, molti dei presidenti di comitati e associazioni di Albano Laziale e il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Federica Nobilio. Una stretta rappresentanza Ust, insieme ad un residente del Villaggio Ardeatino, è stata ricevuta dal sindaco dopo due ore di presidio: “Il comitato Ust si aspetta concrete e motivate risposte a quelle che sono state le richieste avanzate nei passati incontri e alle quali non abbiamo ricevuto riscontro. La firma dell’ordinanza di chiusura (della discarica, ndr) in autotutela per quanto concerne la salute degli abitanti dei Castelli Romani, rimane la richiesta principe del comitato Ust”, hanno fatto sapere dalla realtà cittadina.
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